Sindrome della Bandelletta Ileo-Tibiale

 
 

Dolore lateralmente al ginocchio?

Le attività ripetitive possono causare irritazione dei tessuti molli, la Sindrome della Bandelletta Ileo-Tibiale è una patologia che non riguarda soltanto i corridori ma, poiché il gesto tecnico della corsa è ripetitivo e spesso monotono, è una condizione molto frequente nel Running.

 

Cos'è la Bandelletta Ileo-Tibiale?

L’origine prossimale della Benderella Ileo-Tibiale è a livello dell’anca, nella parte laterale: qui, i fasci del tensore della fascia lata, un muscolo dal ventre piccolo e allungato, si dirigono distalmente e continuano in un lungo tendine che si fonde con la fascia lata formando un ispessimento (il tratto ileotibiale).

Quest’ultimo, su cui si inseriscono anche alcuni fasci superficiali del grande gluteo, prosegue in basso, lungo la coscia, e si inserisce sul condilo laterale della tibia, precisamente su una piccola prominenza ossea chiamata Tubercolo di Gerdy.

La Bendelletta Ileo-Tibiale si inserisce in minima parte anche sul retinacolo laterale della patella e sul bicipite femorale.
 

Qual è la sua funzione?

La funzione principale della ITB è quella di stabilizzare lateralmente le articolazioni di anca e ginocchio, e di resistere all’adduzione d’anca e alla rotazione interna del ginocchio (Ferber 2010).

 

Cosa succede durante la corsa?

“Purtroppo” la ITB decorre in prossimità del condilo laterale del femore, il quale rimane poco sopra la sua inserzione distale.

Al di là di piccoli movimenti di rotazione interna ed esterna della tibia, le nostra ginocchia sono in grado di muoversi principalmente in flessione e in estensione, quando pieghiamo e stendiamo la gamba.

Dunque, quando il ginocchio si muove da una posizione di completa estensione verso la flessione, la ITB si porta posteriormente al condilo femorale: durante la flesso-estensione la ITB si muove continuamente in avanti e indietro, scivolando sull’epicondilo.

La letteratura scientifica suggerisce che le forze di frizione tra ITB e condilo del femore siano massime tra i 20-30° di flessione del ginocchio.

Questo range di movimento è -guarda caso- quello in cui si trova il ginocchio di un runner, durante la prima metà della fase di stance (cioè quando il piede è ancora a terra) nella corsa.

Le ripetute flessioni ed estensioni di ginocchio nel Running possono causare irritazione della ITB e successivamente, conivolgere i tessuti circostanti e la borsa, che posso infiammarsi e provocare dolore.

 

Quali sono le cause?

Per fortuna, come i nostri tessuti si sono irritati, sono anche in grado di guarire; le cause possono essere molteplici: spaziano da un’anormale biomeccanica dell’anca all’atteggiamento posturale del piede, dalla debolezza muscolare a un’inappropriata tecnica di corsa, fino alla scelta della scarpa.

Una volta individuata con un accurata valutazione fisioterapica, sarà possibile procedere al trattamento.

 

Come intervenire?

La terapia* può comprendere:

  • La riduzione del volume di allenamento e la momentanea sospensione dei percorsi in linea retta e/o in discesa
  • Interval Training Program
  • Taping neuro-propriocettivo
  • Massoterapia
  • Farmaci anti-infiammatori, su prescrizione medica
  • Rinforzo muscolare specifico
  • Esercizi di controllo motorio
  • Gestione della tecnica di corsa (cadenza)
  • Scelta della scarpa

Ricorda di affidarti sempre a professionisti qualificati!

Contatta i nostri Fisioterapisti specializzati nel trattamento delle Running Injuries.


Dott. Matteo Mazzoni

Fisioterapista COMT 


Riferimenti bibliografici

  • G. Anastasi, G. Balboni, R. De Caro. Trattato di Anatomia Umana. Edi Ermes 2010;
  • S. Brent Brotzman, Robert C. Mansk. Clinical Orthopaedic Rehabilitation: An Evidence-Based Approach. Elsevier Health Science, 2014;
  • *secondo 2013-Louw, 2012-Meardon, 2005-Hoch, 1979-Noble

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