Le persone che hanno subito una lesione al sono sopraffatte dalle attuali , per esempio le seguenti: Per farla breve, diverse pubblicazioni (1,2,3) di revisione della letteratura che ha messo a confronto la con il permettono di affermare che: L'intervento di ricostruzione non riduce il rischio di sviluppare precocemente l'artrosi al ginocchio, alcune prove suggeriscono che potrebbe al contrario esporre a un maggior rischio di sviluppare artrosi al ginocchio. Le prove attuali suggeriscono che i risultati a breve e lungo termine del trattamento conservativo sono paragonabili a quelli ottenuti dall'intervento di ricostruzione. La riabilitazione dovrebbe essere l'opzione primaria di trattamento anche per i pazienti sportivi, prima di considerare l'intervento chirurgico. L’ambito medico è ricco di controversie e la letteratura scientifica (coi suoi limiti) guida l’evolversi della pratica clinica (o almeno dovrebbe). Molti non sanno che l'intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore è molto dibattuto all'interno della comunità scientifica. Vorrei introdurvi a questo dibattito approfittando di un recente articolo uscito sull’autorevole British Journal of Sports Medicine, dal titolo “The ethical dilemma surrounding management of anterior cruciate ligament injuries”, ovvero: “Il dilemma etico che circonda la gestione delle lesioni del legamento crociato anteriore”. L’autore dell’articolo, Grayson Harwood, evidenzia i seguenti punti critici riguardo l’abituale uso (troppo spesso indiscriminato) dell’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore: Vediamo l’argomentazione punto per punto: “Una rapida ricerca bibliografica sulla può lasciarti sopraffatto da centinaia di risultati di ricerche che valutano la migliore scelta di innesto, tecnica chirurgica o metodo di fissazione. Tutti i metodi richiedono di trapanare dei fori nel femore e nella tibia, causando una . È stato dimostrato che gli innesti di tendine della rotula alterano il carico attraverso l'articolazione femororotulea, portando ad un (4). Gli innesti di tendini dei muscoli posteriori della coscia provocano atrofia/debolezza del muscolo donatore, con conseguente (4).” “Lo studio KANON (Frobell et al, 2013) (5) è ancora l'unico studio di alto livello che confronta la con la . .” L’autore auspica inoltre di poter leggere presto uno studio che confronti l’intervento di riparazione del legamento crociato anteriore con una simulazione dello stesso intervento. Questo tipo di studio permette di capire se un intervento ha un’efficacia intrinseca o se un miglioramento della sintomatologia a seguito della sua esecuzione sia da attribuire solamente all’effetto placebo, alla regressione alla media e al naturale decorso della patologia. Già l’artroscopia al ginocchio per meniscectomia (6) e artrosi (7), la riparazione del labbro glenoideo della spalla (8) e la decompressione dell’acromion (9) non hanno mostrato alcuna differenza nei risultati rispetto all’intervento simulato. “Costa-Paz et al (2012) (10) hanno riportato che 14 pazienti al follow-up da due a tre anni dopo la lesione mostravano una .” L’autore cita inoltre un noto caso di studio sul ritorno allo sport d'élite (11) in cui un calciatore inglese della Premier League è tornato a giocare in modo competitivo a sole 8 settimane dopo una lesione a pieno spessore con la sola riabilitazione, quando in due distinte visite ortopediche era stata raccomandata la chirurgia. “Poiché è ben documentato che (1), la chirurgia potrebbe non essere necessaria per il contesto del paziente.” L’autore conclude sottolineando l’importanza di: personalizzare l'assistenza per ciascun paziente con lesione del legamento crociato anteriore fornire adeguate e chiare informazioni al paziente riguardo al trattamento chirurgico e al trattamento conservativo valutare se il paziente è in grado di rispondere bene al trattamento conservativo in fine, di rispettare la decisione del pazienteRicostruzione del legamento crociato anteriore:
cosa stiamo sbagliando?
legamento crociato anteriore
convinzioniQueste convinzioni sono sbagliate.
chirurgia
trattamento conservativo
L’intervento di ricostruzione è un trauma più gravoso per il corpo rispetto alla lesione iniziale
riabilitazione del legamento crociato anteriore
significativa infiammazione e lividi ossei
aumentato rischio di dolore femororotuleo, dolore al tendine rotuleo e persino frattura della rotula
rischio maggiore di lesioni da sforzo ai muscoli posteriori della cosciaI risultati dell’intervento sono paragonabili a quelli del trattamento conservativo (sola riabilitazione)
riabilitazione conservativa
riabilitazione + ricostruzione del legamento crociato anteriore
I risultati non hanno mostrato differenze tra i gruppi in termini di dolore, funzione, presenza di artrosi alla radiografia o conseguente necessità di chirurgia del meniscoCi sono prove di guarigione spontanea dei legamenti
completa guarigione del legamento crociato anteriore, una volta rotto completamenteLassità legamentosa non significa instabilità funzionale
la forza muscolare, il controllo motorio e la coordinazione possono compensare la perdita di supporto legamentoso
Dott. Marco Gatto Fisioterapista Certified in Orthopaedic Manual Therapy
Articolo tradotto e rielaborato a partire da: Harwood G. The ethical dilemma surrounding management of anterior cruciate ligament injuries. BJSM. marzo 2020 Riferimenti:
Link al testo originale: https://blogs.bmj.com/bjsm/2020/03/06/the-ethical-dilemma-surrounding-management-of-anterior-cruciate-ligament-injuries/
Image courtesy: chsbubuffalo.org