d14a6804f032fdb76fe6367b2d08908058899b2a
26d7a800ca3b744c0d2ab8834cd0dc3fb6c25544

Running Studio

BISOGNO DI ULTERIORI INFORMAZIONI?

CONTATTACI

+39 340 533 9818 / Dott. Marco Gatto
 Dott. Matteo Mazzoni

Studio Fisioterapico Tommaseo, Piazza Tommaseo 4, 16129 Genova

Come scegliere le scarpe da Running: Miti e Realtà

2018-12-15 13:47

Marco Gatto

Scarpe Running,

Come scegliere le scarpe da Running: Miti e Realtà


Running Shoes I


Cosa dice la scienza?

In questo primo articolo abbiamo voluto raccogliere


miti

e


realtà

riguardo le scarpe da corsa moderne.




Le scarpe sono sempre servite a


proteggere i piedi

dal freddo e da superfici pericolose. Da quando sono diventate un


accessorio di moda

e di identificazione sociale, questi nuovi valori hanno contribuito a guidare la loro evoluzione. Così anche le scarpe da corsa, composte da una semplice suola di gomma attaccata a una tomaia di pelle tra i primi dell’800 e metà del secolo successivo, hanno visto a partire dagli anni ’70 un importante


progresso tecnologico

e di design. Questa corsa all’innovazione è stata dettata da politiche di mercato. Allo scopo di


ridurre gli infortuni

le aziende hanno iniziato a ideare sempre nuove tecnologie con l’unico risultato di aumentare il


peso

e il


prezzo

dei loro prodotti.



Oggi quando un runner entra in un negozio per comprare delle scarpe si trova di fronte una sconfinata varietà di articoli, ognuno con la sua speciale tecnologia brevettata (EVA, Gel, Air, Wave System, ecc.) per


ammortizzare gli impatti

e con dispositivi di


controllo del cedimento dell’arco plantare

(pronazione).



Ma cosa dice la scienza?



È vero che la prescrizione di scarpe da corsa con il tallone ammortizzato e i dispositivi di controllo della pronazione diversi a seconda del tipo di piede


è basata su evidenze scientifiche?



> Una revisione sistematica della letteratura tra il 1806 e il 2007 non ha individuato articoli che incontrassero i criteri di inclusione(1). Questo significa che


non

sono presenti studi che supportino in modo scientificamente significativo la scelta di una scarpa con la suola ammortizzata e l’impiego della forma del piede come criterio per scegliere una scarpa piuttosto che un’altra.




È vero che la prescrizione di scarpe da corsa sulla base della forma del piede (altezza dell’arco plantare)


è efficace sulla riduzione di infortuni?



> Uno studio condotto su 7200 militari, ha assegnato a metà dei partecipanti calzature scelte in base all’ altezza dell’arco plantare (precedentemente valutata) e all’altra metà un unico tipo di scarpe, senza tenere conto della forma dei piedi dei soggetti. I risultati hanno dimostrato che


non

c’erano differenze nel rischio di infortuni tra i due gruppi(2
).




È vero che, se non “corretta” dalle scarpe studiate appositamente, 


la pronazione del piede predispone a un maggior rischio di infortuni?



> Uno studio ha assegnato indistintamente scarpe da corsa neutrali a 900 partecipanti (1800 piedi totali), i cui piedi erano stati precedentemente valutati e suddivisi in base all’altezza dell’arco plantare. Durante un anno di osservazione i pronatori


non

hanno mostrato una maggior incidenza di infortuni rispetto agli altri gruppi(3).






In contrasto

a queste prime tre considerazioni,


solo uno studio

ha concluso che il rischio di lesioni era più basso nei soggetti che avevano ricevuto scarpe per il controllo del movimento e che quelli con piedi pronati potrebbero trarre maggior vantaggio da questo tipo di scarpe(4).


Ma

è possibile che i dispositivi di controllo della pronazione risolvessero un problema che erano le scarpe tesse a creare, dal momento che più la suola è soffice, maggiore è l’iperpronazione(5).





È vero che le scarpe con


le suole ammortizzate riducono gli stressmeccanicialle ossa e alle articolazioni?








> Diversi studi hanno dimostrato che le suole ammortizzate (rispetto a suole sottili o piedi nudi) sono associate a:




  • maggiori forze d’impatto(6,7,8)
  • maggiore velocità di carico(9)
  • maggiore stress all’articolazione femoro-rotulea(10,11)

Inoltre le scarpe moderne con


le suole ammortizzate:



> Aumentano la


richiesta metabolica

della corsa e quindi il


consumo di energia

rispetto a correre scalzi o con scarpe minimaliste(8,12,13,14,15). A ogni passo i piedi, e con loro le scarpe, vengono accelerati a favore e contro gravità, è intuitivo riconoscere l’importanza del peso delle scarpe nel determinare lo sforzo muscolare e quindi l’economia della corsa.






> Alterano i


meccanismi intrinseci

che il corpo mette in atto


per moderare gli impatti

(6,7,9,10,11,16,17,18). Significa che essendo le suole di un materiale morbido il corpo può permettersi di atterrare più rigidamente ad ogni appoggio. Questo comportamento potrebbe spiegare le maggiori forze d’impatto osservate.






> Influenzano negativamente la


biomeccanica della corsa

, modificando la sequenza naturale delle contrazioni muscolari di gambe e schiena(19). Senza entrare troppo nello specifico, il tallone ammortizzato porta il corridore ad avere una tecnica meno efficace e potenzialmente più traumatica, caratterizzata da:




  • una minore cadenza (numero di appoggi al minuto)(8,12,20)
  • un maggior tempo di contatto col suolo(8,16,20,21)
  • una diversa posizione della tibia e del piede al momento dell’appoggio(7,8,12,16,21,22)
  • un maggior impiego dei muscoli anteriori della gamba rispetto a quelli posteriori(22)

In conclusione, l’analisi della letteratura scientifica raccolta in questo primo articolo ha mostrato che le


informazioni

proposte dal marcato sono


incomplete

o


addirittura inesatte

. Infatti, nonostante le complesse tecnologie messe a punto dalle aziende e i milioni di dollari spesi per promuoverle, i corridori continuano ad infortunarsi (ogni anno fino l’80% subisce un infortunio)(23).




Per ricapitolare


gli aspetti più importanti:

  1. La forma dei piedi non dovrebbe guidare la scelta delle scarpe.
  2. La suola ammortizzata non riduce gli stress alle ossa e alle articolazioni, ma li aumenta (eccetto ai piedi).
  3. Le scarpe moderne influenzano la biomeccanica della corsa e favoriscono una tecnica meno efficiente e potenzialmente più traumatica.

Questo non vuole dire che dovreste buttare le vostre scarpe nuove e cercare in cantina quelle che usava un vostro avo podista, ma semplicemente che le informazioni che avete riguardo alle vostre


fedeli compagne

potrebbero essere imprecise. Se qualcuno inizia a sospettare che la soluzione sia


correre scalzi

, troverà questo argomento trattato nella seconda parte dell’ articolo, intitolata: "


è meglio correre scalzi?

" Alla quale seguirà una


terza e ultima parte

a conclusione di queste analisi sulle scarpe da corsa in cui cercheremo di raccogliere i


princìpi generali

da considerare quando si sceglie il proprio nuovo modello, in accordo con le


ultime evidenze scientifiche

.






Dott. Marco Gatto
Fisioterapista specializzato COMT



Riferimenti:




  1. Richards CE et al. Is your prescription of distance running shoes evidence-based? Br J Sports Med. 2009
  2. Knapik JJ et al. Injury-reduction effectiveness of prescribing running shoes on the basis of foot arch height: summary of military investigations. J Orthop Sports Phys Ther. 2014
  3. Nielsen RO et al. Foot pronation is not associated with increased injury risk in novice runners wearing a neutral shoe: a 1-year prospective cohort study. Br J Sports Med. 2014
  4. Malisoux L et al. Injury risk in runners using standard or motion control shoes: a randomised controlled trial with participant and assessor blinding. Br J Sports Med. 2016
  5. De Wit B et al. The effect of varying midsole hardness on impact forces and foot motion during foot contact in running. J Appl Biomech. 1995
  6. Baltich J et al. Increased vertical impact forces and altered running mechanics with softer midsole shoes. PLoS One. 2015
  7. Lieberman DE et al. Foot strike patterns and collision forces in habitually barefoot versus shod runners. Nature. 2010
  8. Squadrone R et al. Biomechanical and physiological comparison of barefoot and two shod conditions in experienced barefoot runners. J Sports Med Phys Fitness. 2009
  9. Rice HM et al. Footwear Matters: Influence of Footwear and Foot Strike on Load Rates during Running. Med Sci Sports Exerc. 2016
  10. Bonacci J et al. The influence of cadence and shoes on patellofemoral joint kinetics in runners with patellofemoral pain. J Sci Med Sport. 2018
  11. Bonacci J et al. Take your shoes off to reduce patellofemoral joint stress during running. Br J Sports Med. 2014
  12. Moore IS et al. The pursuit of improved running 
performance: can changes in cushioning and somatosensory feedback influence running economy and injury risk? Footwear Sci. 2014
  13. Franz JR et al. Metabolic Cost of Running Barefoot versus Shod: Is Lighter Better? Med Sci Sports Exerc. 2012
  14. Hanson NJ et al. Oxygen cost of running barefoot vs. running shod. Int J Sports Med. 2011
  15. Divert C et al. Barefoot-Shod Running Differences: Shoe or Mass Effect? Int J Sports Med 2008
  16. Kelly LA et al. Shoes alter the spring-like function of the human foot during running. J R Soc Interface. 2016
  17. Ferris DP et al. Runners adjust leg stiffness for their first step on a new running surface. J Biomech. 1999
  18. Robbins S et al. Balance and vertical impact in sports: role of shoe sole materials. Arch Phys Med Rehabil. 1997
  19. Murley GS et al. Effect of foot posture, foot orthoses and footwear on lower limb muscle activity during walking and running: a systematic review. Gait Posture. 2009
  20. Divert C et al. Mechanical comparison of barefoot and shod running. Int J Sports Med. 2005
  21. Chambon N et al. Is midsole thickness a key parameter for the running pattern? Gait Posture. 2014
  22. Sinclair J et al. Modelling of Muscle Force Distributions During Barefoot and Shod Running. J Hum Kinet. 2015
  23. van Gent RN et al. Incidence and determinants of lower extremity running injuries in long distance runners: a systematic review. Br J Sports Med. 2007

Questo articolo è stato ispirato dal libro “Prevention Of Running Injuries” del Dr. Blaise Dubois, PT,  2010.





runningstudio@outlook.it


twitter
instagram
facebook
youtube
62765add4c2c250e29a32f248d2f5d89c94bf09e

DISCLAIMER: I contenuti di questo sito hanno scopo solamente divulgativo e non devono in nessun caso sostituirsi al parere del medico o del professionista della salute di riferimento.

Continua con uno dei nostri post più letti...

3651ffbe8ce62ac992c76d782bf56ab4d8e5ee9d
7d73c3ea9cc29320a9d94bee24d9ff495875bf13
b1c715cf45d379ec60bf3ef3efb1a0de11539785

Legamento crociato anteriore: quando operare

La corsa fa male?

Infiltrazioni per i dolori articolari

Correre fa male alle ginocchia e alla schiena? Il Running è un fattore di rischio per l'artrosi? Fa bene correre tutti i giorni? E le cartilagini e le articolazioni di chi corre in montagna...

Le persone che hanno subito una lesione al legamento crociato anteriore sono sopraffatte dalle attuali convinzioni. Vediamo perché queste convinzioni sono sbagliate...

Per la maggior parte del 21° secolo, le infiltrazioni sono stati i trattamenti standard per la gestione dell'artrosi. È arrivato il momento di ritenere queste terapie appartenenti al passato?

2e75f195ec645d544c66b96c6e2640e1777c2676

Oppure con uno dei post più recenti...

Rimani aggiornato con il Running Studio Blog e aiutaci a diffondere una cultura evidence-based.

Cerca i post

BISOGNO DI ULTERIORI INFORMAZIONI?

CONTATTACI

+39 340 533 9818 / Dott. Marco Gatto
 Dott. Matteo Mazzoni

Studio Fisioterapico Tommaseo, Piazza Tommaseo 4, 16129 Genova

runningstudio@outlook.it


twitter
instagram
facebook
youtube