Dopo aver discusso le credenze popolari sulle e il movimento contrapposto del , cerchiamo di e vedere le scarpe da corsa e quali comprare. La locomozione a sembra vantaggiosa per uno sviluppo ottimale del piede e potenzialmente per legate all’uso delle scarpe (deformità, debolezza e perdita di mobilità)(1). Tuttavia, ragioni ambientali e di accettazione sociale rendono spesso inevitabile indossare delle calzature. In questi casi le scarpe dovrebbero interferire il meno possibile con i e la dei piedi, essendo: , , e (2). Infatti, Sembra che le calzature minimaliste siano efficaci nell'imitare le condizioni del barefoot, fornendo una piccola quantità di protezione(3,4). Inoltre il tipo di appoggio del piede, importante nella moderazione degli impatti(5), cambia col tipo di scarpe e le scarpe minimaliste hanno mostrato una distribuzione dell’appoggio di avampiede (parte anteriore del piede) intermedia rispetto a quella osservata con le scarpe e a piedi nudi(6). In contrasto con queste affermazioni, altri autori non hanno riscontrato differenze tra scarpe minimaliste e tradizionali(7). Tali disparità possono essere correlate ai diversi modelli di scarpe che sono stati utilizzati come minimalisti, alcuni dei quali sono più vicini al barefoot di altri(8). Nel 2015 dal consenso di 39 esperti tra ricercatori, clinici, produttori e rivenditori specializzati è nata la definizione di scarpe minimaliste e un rispettivo indice di valutazione noto come (8). L’indice minimalista pone le basi per valutare il livello di protezione/interferenza offerto da ogni modello ed è uno strumento utile nella prescrizione di scarpe da corsa, in accordo con le evidenze scientifiche attuali. La valutazione del Minimalist Index può essere fatta da un esperto, prendendo in considerazione i seguenti parametri della scarpa: Quando elaborata da un professionista, tale prescrizione considera: I principali risultati della transizione a una scarpa più minimalista includono: Pertanto, la transizione dovrebbe essere guidata da(16): In ogni caso si consiglia di esporsi con cautela al cambiamento per via del rischio di lesioni ossee nel periodo iniziale(13,17), dovuto ai tassi di carico più elevati e le pressioni plantari osservate(18,19). Sono inoltre da considerare i ; la dimensione dei muscoli del piede, per esempio, è stata ritenuta un fattore preventivo(13), mentre è stato riscontrato che le donne sono maggiormente a rischio di sviluppare edema osseo rispetto agli uomini(13) e gli uomini più pesanti (sopra gli 85 kg) sono anch’esssi a maggiore rischio(20). In fine sembra che correre in diverse paia di scarpe possa ridurre il rischio di lesioni(21) molto probabilmente a causa di variazioni dello stress ripetitivo.Running Shoes III
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Minimalist IndexCome scegliere le scarpe da corsa?
Transizione al minimal: cosa succede e come fare?
fattori di rischio individuali
Dott. Marco Gatto
Fisioterapista specializzato COMT
Riferimenti: